Unione Comuni: giovani volontari alla "conquista" di piccoli lettori: venti ragazzi hanno iniziato il servizio civile nelle biblioteche del territorio

 

Venti giovani mugellani, dopo aver seguito un corso di formazione, hanno iniziato da pochi giorni l’esperienza di servizio civile nelle biblioteche comunali del territorio. Hanno tra i 18 e i 28 anni, con una netta maggioranza di ragazze, 13, rispetto ai ragazzi, 7. E divisi in gruppi sono andati a rinforzare il personale delle biblioteche nell’ambito del progetto di servizio civile volontario “La biblioteca animata. Percorso di convivenza responsabile a partire dai piccoli”, arrivato primo fra tutti quelli presentati in Toscana, con l’obiettivo di “rendere la biblioteca un ‘luogo’ privilegiato per la costruzione di consapevolezza, di conoscenze e strumenti per l’esercizio della cittadinanza attiva da parte di bambini e giovani”. In altre parole, l’obiettivo è allargare le fasce di utenza bambini e adolescenti che sono quelle più basse nel Sistema Documentario Integrato Mugello Montagna Fiorentina, SDIMM. Dai dati statistici del sistema bibliotecario territoriale risulta che il 36% della popolazione è iscritto al servizio di prestito, una percentuale molto alta e ben superiore a quella regionale. I maggiori fruitori delle biblioteche sono gli studenti, ben il 39%. La maggioranza relativa dei frequentatori possiede un diploma di scuola media superiore o una qualifica di scuola superiore, circa un terzo ha titoli inferiori. Bassa invece la presenza di utenti di nazionalità non italiana, quantificati al 3,6% del totale. E nonostante le diffuse attività di animazione e invito alla lettura per i piccoli lettori, le biblioteche sono ancora poco “attraenti” per i bambini nella fascia d’età dai 3 ai 6 anni e per gli adolescenti, soprattutto di origine straniera. E’ con queste premesse che ha preso corpo il progetto di servizio civile per la promozione della lettura per l’infanzia e l’adolescenza: “Il ruolo dei volontari - si spiega dall’Unione - è di affiancare i bibliotecari, oltre che nelle attività quotidiane di gestione, per potenziare i servizi destinati a bambini e giovani, modulati secondo i bisogni e attraverso la creazione di collaborazioni efficaci possano organizzare eventi di narrazione di storie, ludoteche, eventi di alfabetizzazione per la famiglia, attività manuali”, anche con “interventi distribuiti sul territorio tesi a far conoscere i libri e a diffondere il piacere della lettura, in una sorta di ‘biblioteca fuori di sé’”. “Lo Sdimm è l’esempio concreto di fare rete tra Comuni, di fare Unione: è un sistema che da 30 anni rappresenta, e fornisce, un servizio di qualità, per la popolazione del nostro territorio - sottolineano il presidente e vicepresidente dell’Unione o dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini e Carlo Zanieri -. Vogliamo che la biblioteca diventi ancor più a misura di bambini e ragazzi, che sia ancor più un luogo accogliente da frequentare quotidianamente, che sappia capire e parlare dei loro interessi e sappia coinvolgerli - affermano -, è lo scopo con cui nasce il progetto di servizio civile e i 20 giovani volontari ci daranno una mano a farlo”. Le biblioteche locali hanno un ruolo decisivo per la crescita culturale della popolazione e lo SDIMM “occupa una posizione di assoluto rilievo nel panorama toscano, costantemente migliore della media regionale. In particolare negli indici che rapportano i servizi alla popolazione lo SDIMM eccelle (primo in Toscana), a dimostrazione che la biblioteca ha un ruolo di assoluto rilievo come centro di servizi per i cittadini e il territorio”. La biblioteca, in sostanza, viene avvertita come servizio principale e indispensabile in tutto il territorio, compresi i comuni più montani, e questo è un dato che ha radici nelle politiche della Comunità Montana che 30 anni fa intraprese un percorso lungimirante ed innovativo introducendo il catalogo centralizzato e avviando il prestito interbibliotecario che permetteva anche alle biblioteche più piccole e lontane di garantire un servizio di assoluto interesse. Pure nella dotazione documentaria lo SDIMM eccelle, a “dimostrazione di un impegno duraturo e costante nell’investire nel patrimonio bibliotecario, anche se la spesa è in calo significativo dal 2010”, mentre occupa i posti più bassi nel costo dei servizi - e nella dotazione di personale - che  “se da un lato garantisce una elevata collocazione del sistema a livello regionale in termini di efficienza della spesa, se scende al di sotto di un livello minimale rischia di intaccare la qualità e quantità dei servizi offerti”.

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:50