Cinipide castagno, buoni segnali da lotta biologica in Mugello

 

Si diffonde l'insetto antagonista, atteso riequilibrio naturale tra 3-5 anni.

 

Sta dando buoni frutti anche in Toscana la lotta biologica al cinipide, il cosiddetto ‘killer del castagno’, attraverso l’insetto antagonista Torymus. In Piemonte e Lombardia l’equilibrio biologico è stato quasi raggiunto, con un recupero della normalità produttiva. Ed è ciò che si attende anche in Mugello. Dalle previsioni: nei prossimi 3-5 anni. Dopo aver svolto circa 160 sopralluoghi sul territorio mugellano nel periodo invernale, l’Unione montana dei Comuni del Mugello ha eseguito quest’anno 145 lanci - 16 a Barberino, 30 a Borgo San Lorenzo, 8 a Dicomano,  21 a Firenzuola e 20 a Marradi, 18 a Palazzulo, 8 a Scarperia-San Piero, 21 a Vicchio e 3 a Vaglia -, rilasciando circa 12.000 esemplari femmine e 6.000 maschi del Torymus, sia attraverso il programma regionale di lotta biologica sia, soprattutto, con un progetto specifico dell’Unione che ha acquistato direttamente i lanci dall’Università di Torino. “Sono state raccolte 100.000 galle - spiegano dall’Unione dei Comuni - per effettuare il monitoraggio degli effetti dei lanci degli anni passati e abbiamo riscontrato la presenza del Torymus in tutti i siti”. Il programma di lotta biologica ha mirato a coprire il territorio del Mugello in modo uniforme ed è stato svolto in collaborazione con la Regione Toscana, il C.R.A. - Centro di Ricerca per la Agrobiologia e la Pedologia - di Firenze, la Camera di Commercio, il Centro Studio e Documentazione sul Castagno di Marradi, l’Associazione Nazionale Città del Castagno ed il Consorzio Marrone del Mugello IGP, oltre che con singoli castanicoltori e gli addetti del Servizio Agricoltura e Foreste. Complessivamente, dal 2010 al 2014 sono stati realizzati 297 lanci, che hanno formato una maglia particolarmente fitta di punti di diffusione dell’antagonista del cinipide: “Il territorio mugellano risulta quindi ben coperto e con il 2014 - si legge nel rapporto stilato dal Servizio Agricoltura e Foreste dell’Unione montana dei Comuni del Mugello - si può considerare conclusa la fase di immissione dell’antagonista, che deve ora continuare a svilupparsi e diffondersi naturalmente per raggiungere nel giro di 3-5 anni il punto di equilibrio con il pieno contenimento dei danni dovuti al cinipide. Nei prossimi anni proseguiranno anche gli interventi di monitoraggio, specie tramite la raccolta invernale di galle, in modo da seguire l’evoluzione e l’incremento delle popolazioni di Torymus”.

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:50