900mila euro per migliorare l’assistenza sanitaria in Mugello

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Finanzieranno 6 programmi d’intervento, in particolare per aree montane

 

900.000 euro per migliorare l’assistenza sanitaria in Mugello. Il finanziamento è stato approvato dalla Regione Toscana ieri recependo la delibera Cipe che destina fondi nazionali per progetti di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e località caratterizzate da straordinarie difficoltà di accesso ai servizi.

In particolare per il Mugello vengono destinati 904.203 euro per mettere a punto e migliorare percorsi locali di assistenza, attraverso 6 programmi d’intervento: il progetto rural nursing (infermiere di comunità); rete infarto miocardico; defibrillazione precoce; gestione preventiva e supporto assistenziale della malattie neurodegenerative, Botteghe della Salute, attivazione posti letto cure intermedie.

Rural nursing (214.000 euro): figura, quello dell’infermiere di comunità, per rafforzare il servizio assistenziale a domicilio di persone anziane che vivono in zone montane o aree periferiche isolate e distanti. E cioè nei comuni dell’Alto Mugello: Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. Si tratta, in pratica, di un servizio che permetta un trattamento a domicilio dei pazienti riducendo il ricorso ai ricoveri ospedalieri, migliorando l’appropriatezza degli interventi e limitando il disagio per gli spostamenti a pazienti e famiglie. Il progetto (durata 2 anni) prevede l’impiego di 2 “infermieri di comunità” oltre all’acquisto di attrezzature, tra cui 3 ecografi portatili.

Rete infarto miocardico (89.000 euro): con questo progetto si creerà una rete per la diagnosi precoce dell’infarto miocardico, con il sistema della telemedicina, per monitorare il paziente e un intervento rapido in caso di emergenza con la Centrale 118. Verranno acquistati 2 elettrocardiografi con defibrillatore da fornire ai medici presenti nei Punti di Primo Soccorso della Zona Mugello per eseguire un ecg ed eventualmente trasmetterlo a distanza per ricevere una consulenza.

Defibrillazione precoce (76.000 euro): l’obiettivo è  creare una rete di defibrillatori semiautomatici pubblici nei territori montani collegati con la centrale operativa 118 di riferimento, con la formazione di almeno 50 persone per ogni defibrillatore. Sono previsti 10 defibrillatori con colonnina posizionati in luoghi pubblici (piazze etc.) accessibili da cittadini appositamente formati.

Gestione preventiva e supporto assistenziale delle malattie neurodegenerative (113.500 euro): l’obiettivo è avvicinare il servizio assistenziale a domicilio delle persone che presentano malattie neuro degenerative che risiedono in zone montane: frazioni, case isolate lontane dal capoluogo. Saranno attivati 2 infermieri per potenziare la fase della diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative, con supporto a domicilio agli assistiti. Il servizio sarà svolto in sinergia con l’attività d’integrazione sociosanitaria-progetto badante seguito dalla SdS Mugello

Botteghe della Salute (233.203 euro): sono punti multiservizi a supporto delle popolazioni che vivono in aree periferiche e montane. Previsti 7 punti servizi di prossimità da attivare nella zona Mugello: la “Bottega della Salute” si configura come un servizio di prossimità che ha lo scopo di rendere più accessibile la rete dei servizi pubblici (servizi sanitari e sociali, ed altri servizi di pubblica utilità come i servizi INPS e quelli postali) ai cittadini che vivono in zone particolarmente disagiate. E’ prevista l’attivazione di 7 totem per collegamento con Cup e altri uffici Asl.

Cure intermedie (178.500 euro): si tratta dell’attivazione di posti letto per cure intermedie in una struttura socio-sanitario assistenziale a carattere residenziale, con assistenza infermieristica e socio-assistenziale h24 e assistenza medica specialistica (geriatria) in orario diurno (con reperibilità medica). Il servizio è rivolto a pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano di monitoraggio sanitario o recupero funzionale nonché a pazienti con riacutizzazione di patologie croniche ma senza ricovero in ambiente ospedaliero.

Sottolinea il presidente della Società della Salute Mugello Roberto Izzo: “Sono progetti particolarmente importanti per la nostra zona, e voglio ringraziare l’assessore regionale Stefania Saccardi per l’attenzione dimostrata anche in questa occasione per migliorare i servizi di salute ai cittadini. Con questo finanziamento di 900.000 euro potenzieremo e ottimizzeremo l’assistenza sanitaria nelle aree più critiche, quelle cioè montane e più periferiche, con servizi e interventi a beneficio delle popolazioni che ci vivono e dei pazienti più anziani”.

Dello stesso avviso il direttore della SdS e Zona Distretto Mugello Massimo Braganti, che ha seguito da vicino la realizzazione dell’intero progetto: “Sono soddisfatto del risultato ottenuto attraverso la collaborazione delle varie strutture aziendali, della SdS, dei Comuni che ha permesso di individuare una serie di percorsi di estremo interesse per la Regione ma che potranno essere portati a fattor comune anche di altre realtà extraregionali. La Zona Mugello può diventare un’ottima base di sperimentazione o comunque di laboratorio per introdurre nuove e migliori pratiche a favore dei cittadini e utenti”.

Esprime soddisfazione anche la consigliera regionale Fiammetta Capirossi: “Ancora una volta il Mugello si contraddistingue per capacità e molteplicità di progetti in campo sanitario e sociosanitario. Progetti che collegano strettamente tutte le professionalità attive nel territorio e consentono un salto di qualità dell’offerta ai nostri cittadini”.

 

Ultimo aggiornamento: Gio, 19/05/2016 - 14:26