Borgo: alienazione ex scuola via don Minzoni, interviene l'Amministrazione Replica alla nota coingiunta dei gruppi Libero Mugello e Rifondazione comunista

COMUNE BORGO SAN LORENZO

Borgo: alienazione ex scuola via don Minzoni, interviene l'Amministrazione
Replica alla nota coingiunta dei gruppi Libero Mugello e Rifondazione comunista


Alienazione ex scuola di via don Minzoni, l’Amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo replica alle dichiarazioni dei gruppi consiliari Libero Mugello e Rifondazione comunista:

 

Sgombriamo innanzitutto il campo da qualsiasi equivoco: dalla nota congiunta dei gruppi pare che l’Amministrazione comunale voglia favorire una speculazione edilizia. Nulla di tutto questo. E lo stanno a dimostrare peraltro le posizioni assunte negli anni, a partire dal Piano Strutturale che fissa uno sviluppo urbanistico di Borgo San Lorenzo a “volumi zero”, cioè attraverso recuperi piuttosto che sfruttamento di nuova superficie.

Nel caso specifico, le alienazioni della ex scuola di via don Minzoni nel capoluogo, immobile che abbiamo dovuto chiudere perché non più idoneo in base alle più recenti norme antisismiche, e le ex scuole di Faltona e Polcanto che non sono più utilizzate da anni, servono, queste sono le previsioni, a introitare risorse utili all’investimento complessivo per la nuova scuola elementare nel capoluogo. Un investimento consistente: tra i 5 e i 6 milioni di euro.

Per quanto riguarda il plesso delle ex elementari in via don Minzoni, occorre porre alcune precisazioni. Punto primo: la destinazione concessa è per appartamenti, esercizi commerciali e servizi ed è ammessa la demolizione e la ricostruzione, anche con un aumento della superficie. Ma, attenzione, non dei volumi complessivi: in pratica, si può demolire e costruire ex novo oppure ristrutturare gli spazi ricavandone di nuovi dalle altezze interne senza però alterare il volume complessivo fissato nelle norme urbanistiche. Punto secondo: le due liste d’opposizione sostengono che se è conveniente per i privati demolire e ricostruire, dovrebbe esserlo anche per il Comune visto che si tratta di una proprietà pubblica. La spiegazione è molto semplice: per realizzare una struttura scolastica per le elementari di concezione e realizzazione moderna, con un dimensionamento che sia in grado di rispondere alle esigenze future di popolazione scolastica e classi, quella superficie e quell’area non sono più appropriate. Tutto qui. Le previsioni sul numero di iscrizioni alle scuole nei prossimi anni indicano la necessità di un plesso con almeno 15-20 classi; demolendo e ricostruendo in via don Minzoni, come propongono le due liste, si avrebbe a disposizione una superficie che consentirebbe di ricavare solo 10 classi oppure un’area verde di pertinenza non adeguata.

Se dovessimo seguire il loro suggerimento, cioè demolire e ricostruire, rischieremmo tra l’altro di perdere un prezioso contributo della Regione di 450.000 euro, destinato a interventi di questo tipo. Un contributo non di poco conto di questi tempi, se si considera che negli ultimi anni riguardo all’edilizia scolastica le risorse statali sono state azzerate e tutti gli sforzi e gli impegni economici sono stati sostenuti esclusivamente dagli enti locali.

Vogliamo infine rassicurare i cittadini riguardo ad alcune dichiarazioni di Libero Mugello e Rifondazione comunista sui plessi scolastici di Luco e di Ronta: il Comune di Borgo San Lorenzo continua a ritenere importante la presenza dei plessi scolastici delle frazioni e farà quanto di suo potere per continuare a sostenerne l’esistenza, sia pure in un quadro di tagli a vari livelli effettuati dal ministero che mettono particolarmente in difficoltà realtà come la nostra. Meritano un’ultima precisazione le dichiarazioni sul personale Ata, e stupisce doverla fare a rappresentanti delle due liste che da anni siedono e si ricandidano in Consiglio comunale: i Comuni non sono più competenti per tale personale da molti anni, da quando è passato sotto la gestione dello Stato.

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:48