Il Chino Chini "studia" la Protezione civile

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Due incontri a scuola, coinvolte 9 classi prime

 

La Protezione civile in classe. Per conoscere cos'è e cosa fa, per imparare e saper mettere in pratica i corretti comportamenti in caso di emergenza o di un terremoto. Per essere dei cittadini attivi, responsabili, in grado di prendersi cura di se stessi e degli altri e di poter contribuire alla vita del proprio paese. Con le attività pratiche negli spazi esterni dell'istituto Chino Chini di Borgo San Lorenzo si sono conclusi i due incontri di “Scuola Sicura Insieme” rivolti a 9 classi prime degli indirizzi Enogastronomia, Servizi sociosanitari, Manutenzione (Meccanici-Elettrici) e Tecnico (turistico). Ad organizzarli la scuola superiore con l'Ufficio Associato di Protezione civile Mugello e l'Ordine degli Architetti di Firenze.
Se la scorsa settimana gli operatori dell'Ufficio Associato di Protezione civile e tre rappresentanti dell'Ordine degli Architetti hanno spiegato l'organizzazione e il funzionamento della Protezione civile e come ci si comporta e protegge in una situazione di rischio o quando si verifica un terremoto, ieri è stata la volta di “vedere” e “provare” con i volontari di Crs-Anpas di Borgo, Misericordia di Dicomano e Borgo, Vab Mugello, oltre ai tecnici dell'Ordine degli Architetti. Mossi da curiosità e interesse tra ambulanze, mezzi fuoristrada e anticendio boschivo gli studenti hanno rivolto domande ai volontari e potuto vedere da vicino tecniche di primo soccorso e intervento sanitario, attività e interventi di spegnimento d'incendio.
“Apprendere e maturare una cultura della Protezione civile a scuola è assolutamente fondamentale per formarsi come cittadino attivo e responsabile - sottolinea il presidente dell'Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni -. Attività come queste sono preziose perché si promuove la prevenzione, si favorisce una maggiore e migliore conoscenza e consapevolezza dei rischi e delle azioni che possiamo compiere a tutela nostra e degli altri, si fa formazione e si stimola una responsabilizzazione dei ragazzi - osserva -. Del resto la Protezione civile siamo noi: sono i volontari che intervengono nelle situazioni di pericolo, nelle emergenze, nei soccorsi, ma più in generale siamo noi cittadini che - ribadisce il presidente Omoboni - possiamo svolgere un ruolo attivo a partire dai piccoli gesti di ogni giorno in favore della collettività”.

Ultimo aggiornamento: Mar, 19/03/2024 - 10:05