"Pensionati in famiglia", si rinnova collaborazione Società Salute Mugello-Inpdap


Rifinanziato con 170.000 euro progetto per assistenza pensionati pubblici non autosufficienti
 

“Pensionati in famiglia” è il progetto di assistenza domiciliare rivolto a pensionati pubblici non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti sostenuto dalla Direzione regionale toscana Inps- Gestione ex Inpdap con un finanziamento di 170mila euro per il 2012, e fa parte del più ampio programma “Anziano in famiglia” della Società della Salute Mugello.

Quello finanziato per il secondo anno consecutivo dalla Direzione regionale toscana dell’Inps-Gestione ex Inpdap col rinnovo dell’accordo con la Società della Salute Mugello - la firma questa mattina -, rientra in una serie di progetti sperimentali ed innovativi di assistenza domiciliare rivolti a persone in condizione di bisogno che vedranno migliorata la propria qualità della vita attraverso piani individualizzati di intervento domiciliare”: “Progetti che si propongono - sottolinea Giuliano Bolzan della Direzione regionale Toscana Inps-Gestione ex Inpdap - di consentire ai pensionati pubblici che si trovano in stato di disagio di continuare a vivere serenamente e in sicurezza presso la propria abitazione, oltre a garantire una maggiore tranquillità all’intero nucleo familiare. E alle persone non autosufficienti, più in generale, di alleviare la condizione di personale disagio”.

Un’opportunità in più, grazie alla collaborazione tra Inps-Ex Inpdap della Toscana e la SdS Mugello, che consente di aumentare ed estendere gli interventi di assistenza domiciliare agli anziani. In particolare, il progetto prevede la gratuità delle prestazioni per l’assistenza domiciliare e l’inserimento nei Centri semiresidenziali, esonerando quindi dalla compartecipazione al costo del servizio i pensionati Inpdap. Per la residenzialità temporanea e di sollievo è prevista la gratuità della retta sociale mentre per i contributi per l’assistente familiare e per le famiglie che si assumono in proprio il carico assistenziale di congiunti affetti da grave forma di demenza, si prevede il contributo massimo sulla base dei livelli gravità.

“Si rinnova la collaborazione con Inps-ex Inpdap che anche quest’anno mette a disposizione un finanziamento significativo, che consente di proseguire il progetto rivolto a pensionati Inpdap o congiunti con pensione di reversibilità Inpdap, sia agli attuali beneficiari sia ad altri pensionati - afferma la presidente della SdS Mugello Ida Ciucchi -, ma allo stesso tempo anche di liberare risorse per altri servizi. Il progetto finanziato con 200.000 euro l’anno scorso e confermato anche quest’anno con un finanziamento di 170.000 euro, s’inserisce nella rete di accesso ai servizi della SdS sulla non autosufficienza e la fragilità, prevedendo lo stesso percorso degli altri cittadini, in relazione alla valutazione del bisogno, in una logica di equità e trasparenza”.

Le attività di assistenza domiciliare sono state definite dall’Unità di valutazione multidisciplinare della SdS e concordate con l’assistito e la famiglia attraverso il Piano assistenziale personalizzato oppure approvate dalla Commissione territoriale di assistenza quando il bisogno rilevato non risultava complesso, a carattere sociosanitario, ma di tipo sociale (come mensa a domicilio, welfare leggero attraverso le associazioni di volontariato, trasporto sociale ecc.).

“Al 31 dicembre 2011 - sottolinea la presidente della SdS Mugello Ida Ciucchi - sono stati attivati servizi a 47 persone pensionati Inpdap o con pensione di reversibilità Inpdap. Si tratta di 35 donne e 12 uomini tra  i 57 e i 97 anni, con una netta prevalenza  di persone ultra ottantenni”. Nel dettaglio: è stato attivato il servizio di assistenza domiciliare per 18 persone, il contributo per l’assistente familiare per 16 persone, l’assegno di cura per 2 persone, la mensa giornaliera a domicilio per 7 persone, il centro diurno per 3 persone, altri servizi domiciliari (compagnia, trasporto sociale, telesoccorso) per 5 persone e due posti temporanei di sollievo in Rsa. Per tre persone sono stati attivati più servizi.

 


Ultimo aggiornamento: Mar, 29/08/2017 - 09:00