Polizia municipale, replica a Rsu e sindacati

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In riferimento alla nota della Rsu e Fp Cgil e Uil Fpl sulla Polizia municipale Unione Mugello, intervengono il presidente e l'assessore al Personale dell'Unione montana dei Comuni del Mugello, Paolo Omoboni e Stefano Passiatore:

Prima di tutto: è grave la minaccia di proclamare uno sciopero il 4 giugno, in concomitanza col Motomondiale. Un atteggiamento non responsabile. Questo sì sarebbe un disservizio, ingiustificabile, che ricadrebbe su numerosi cittadini. E a tutela dei cittadini ed i turisti, nel caso venisse confermato lo sciopero, saranno valutate tutte le opportune azioni per garantire un corretto svolgimento della manifestazione, quali precettazioni e ordini di servizio.
Dalla lettura della nota della Rsu e Fp Cgil e Uil Fpl sulla Polizia municipale Unione Mugello appaiono vaghe e in contraddizione le argomentazioni che vengono poste. Si lamenta un peggioramento delle condizioni lavorative senza visibili miglioramenti dei servizi ai cittadini, ma, subito dopo, si aggiunge anche che dal punto vista organizzativo poco è cambiato dal momento che ogni distretto opera come prima. Delle due l'una.
Noi siamo di altro parere. E crediamo che l'organizzazione della Polizia Municipale Unione Mugello, con l'impegno e l'attenzione che ci stanno mettendo i comandanti in primis e gli agenti, vada nella direzione giusta: quella dell'ottimizzazione, della razionalizzazione, dell'economicità e proprio del miglioramento dei servizi verso i cittadini. Questa è una scelta politica importante per il territorio e i suoi abitanti, che rivendichiamo con forza: una struttura unica che è in grado di coprire servizi su un territorio di 7 comuni e 60.000 cittadini; che mette in comune professionalità, capacità e competenze come anche risorse, mezzi e strumentazioni; che integra il personale dei vari distretti e continuerà a integrare con uno scambio di personale tra gli stessi distretti (l’appartenenza ad un corpo unico la si costruisce con il tempo).
Stupisce che Rsu e FP Cgil e Uil Fpl non menzionino mai nella nota la questione delle assunzioni, che è un elemento importante per far funzionare bene l'organizzazione. E dovrebbe essere una rivendicazione cara ai rappresentanti dei lavoratori. Ebbene, di questo non si parla. Lo facciamo noi, ricordando le assunzioni già effettuate, come era stato promesso, 3 (due a tempo determinato e una a tempo indeterminato), e quelle previste: una a tempo indeterminato e gli stagionali per coprire le attività nel periodo estivo.
Quella che emerge nella nota, ma non chiaramente, è la rivendicazione economica. Quella relativa alla maggiorazione dell'indennità per i festivi, con la richiesta di aumento dall'attuale 20% al 50%. Richiesta che il datore di lavoro dell'ente ha valutato nel merito evidenziandone la illegittimità normativa, ovverosia dal punto di vista dell'applicazione normativa. Quindi, non una scelta politica ma di rispetto delle norme. Detto questo, avevamo dato disponibilità a trattare complessivamente la situazione, come espresso nell'incontro che si è tenuto il 18 aprile nella sede dell'Unione dei Comuni, prendendo il tempo necessario alle opportune valutazioni. Quanto all'incontro in Prefettura fissato il 21 aprile, cioè tre giorni successivi a quello precedente: avevamo avvertito dell'impossibilità a partecipare per impegni istituzionali e per questo avevamo chiesto un rinvio. Un rinvio su cui anche il Prefetto era d'accordo. Ma la Rsu ha manifestato la propria indisponibilità.
Rsu e rappresentanti sindacali lamentano un atteggiamento non collaborativo da parte dei sindaci, così è stato esposto in Prefettura. Per essere chiari: dall'incontro-confronto svolto presso la sede dell'Unione dei Comuni, 18 aprile, alla proclamazione dello stato di agitazione, 26 aprile, sono trascorsi 8 giorni, compresa la festività del 25 aprile. Otto giorni. Se questo è un atteggiamento collaborativo...

Ultimo aggiornamento: Mar, 19/03/2024 - 10:05