
Realizzato un prototipo di cogeneratore per usi zootecnico e agricolo.
Premio all’Unione montana dei Comuni del Mugello per il “Progetto IPSSAM” - “Innovazione aziendale di processo e di sistema per la filiera legno-energia nel territorio del Mugello e valutazione della sostenibilità ambientale”. Il progetto innovativo sulla filiera agrienergetica locale ha ricevuto un riconoscimento nell’ambito del premio ambientalista “Il monito del giardino” dedicato alle fonti rinnovabili, all’efficienza energetica e al risparmio, che si è tenuto nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze. In pratica, attraverso la valorizzazione energetica delle risorse forestali del Mugello, l’innovazione e la cooperazione tra enti pubblici e di ricerca e imprese privata, è stato sviluppato un modello di filiera corta legno-energia con un prototipo di cogeneratore che produce energia elettrica e calore ad usi zootecnico e agricolo. Realizzato con fondi europei gestiti dal Gal Start nell’ambito del Piano regionale di sviluppo rurale, il progetto è stato promosso dall’Unione montana dei Comuni del Mugello col Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali, del suolo e dell’ambiente agroforestale dell’Università di Firenze; la Fondazione per il clima e la sostenibilità; l’azienda agricola Marchi; il Consorzio forestale Mugello; l’azienda artigianale Costruzioni ottiche meccaniche.
Ecco i dettagli:
Il Progetto IPSSAM (Innovazione aziendale di Processo e di Sistema per la filiera legno-energia nel territorio del Mugello e valutazione della Sostenibilità Ambientale) è stato realizzato con finanziamento FEASR mediante il GAL Start nell’ambito della Misura 124.
L’obiettivo generale del progetto è stato di promuovere la dinamicità e la competitività del settore agro-forestale del Mugello mediante sviluppo di modelli di filiera corta, di valorizzazione energetica delle risorse locali e sperimentazione di sistemi prototipali innovativi sostenibili.
Nello specifico il progetto ha consentito di definire una filiera legno-energia locale con l’introduzione di un aspetto innovativo nella fase di taglio (impiego di processore per il diradamento delle faggete), di progettare, realizzare e sperimentare un impianto termico aziendale. Questo ultimo rappresenta un sistema innovativo per la zona poiché alimenta una rete di teleriscaldamento di locali abitativi e produttivi, un sistema di fornitura di acqua calda ad uso aziendale (lavaggi impianto di mungitura, abbeverate, ecc.), un essiccatore di foraggi e un prototipo microcogenerativo Nel corso del progetto è stata analizzata la filiera legno-energia per verificarne la sostenibilità economica ed ambientale, mediante metodologia Life Cycle Assessment (LCA), delle diverse fasi e dell’intero processo, per poi compararla con quella di un analogo processo a combustibili fossili tradizionali; il confronto tra le due filiere ha consentito di valutare la differenza degli impatti, di comprendere vantaggi e limiti della filiera rinnovabile e di adottare conseguentemente le necessarie strategie di miglioramento e/o cambiamento. In questo processo sono state coinvolte imprese private locali e nazionali, enti locali ed enti di ricerca. In particolare è stata creata una rete di cooperazione fra Università degli studi di Firenze (Dipartimento DiPSA), la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, l’Unione Montana dei Comuni del Mugello, l’Azienda Agricola Marchi Bruno Ivo e Remo, il Consorzio Forestale Mugello, l’azienda artigianale Costruzioni Ottiche Meccaniche di Gabellini Adriano.