Prevenzione rischio sismico e immobili privati, albo dei tecnici e agevolazioni per i cittadini

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E’ tra le proposte avanzate e discusse in riunione Anci Toscana anche dal presidente Unione Comuni Ignesti

 

Di prevenzione sismica e di azioni di messa in sicurezza per il patrimonio edilizio pubblico e quello immobiliare privato si è discusso recentemente in una riunione di Anci Toscana al quale hanno partecipato amministratori e tecnici. E dal quale è emersa una richiesta di incontro del presidente dell’associazione regionale dei Comuni Matteo Biffoni al presidente della Regione Enrico Rossi.

Tra gli amministratori presenti all’incontro anche il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Federico Ignesti che come altri sindaci ha posto la questione della sicurezza degli immobili privati rispetto al rischio sismico, dalla verifica agli interventi a carico dei proprietari. E l’amministratore mugellano ha avanzato alcune proposte concrete. A cominciare dalla creazione di un elenco comunale di tecnici a cui i cittadini possono rivolgersi, a prezzi calmierati. “Sarebbe opportuno a questo scopo stipulare una convenzione o protocollo d’intesa tra Anci, i Comuni interessati e gli ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri - spiega il presidente Ignesti -: i cittadini avrebbero così dei tecnici qualificati sul territorio, con una sorta di albo che ne certifica e garantisce professionalità e competenza specifica, e un tariffario agevolato”. Prosegue il presidente Ignesti: “I Comuni dovrebbero mettere a disposizione dei cittadini specifici contributi con un regolamento Isee, per abbattere ulteriormente i costi da sostenere su perizie o progettazioni”. Un ruolo importante lo rivestirebbero anche le banche: “Aderendo al protocollo, gli istituti di credito potrebbero costituire un fondo oppure concedere mutui a tesso zero o agevolati per i proprietari che dopo le verifiche intendessero realizzare interventi di adeguamento o miglioramento sismico”. Ma, osserva il presidente Ignesti, “innanzitutto bisogna che lo Stato, la Regione intervengano con stanziamenti a fondo perduto per agevolare e incentivare gli interventi di adeguamento, miglioramento sismico sugli immobili privati, sia abitazioni che condomini". E nei centri storici "diventa assolutamente necessario operare sugli aggregati - afferma - perché altrimenti il singolo intervento non sarebbe sufficiente ed efficace”.

Ultimo aggiornamento: Lun, 03/10/2016 - 12:19