Trasporto pubblico, il Mugello 'corregge' l'orario

COMUNITA' MONTANA MUGELLO

Trasporto pubblico, il Mugello 'corregge' l'orario
Recapitato alla Provincia il piano con osservazioni

E’ stato recapitato alla Provincia di Firenze dalla Conferenza dei sindaci del Mugello il piano con le proposte correttive all’orario del trasporto pubblico locale che è entrato in vigore lo scorso 2 gennaio, con un taglio dell’11% circa alle corse. Proposte di modifica che richiedono il ripristino di corse, tra cui quelle tra Barberino e la zona industriale di Prato, con la frazione più lontana di Borgo San Lorenzo Casaglia e la revisione degli orari dei servizi di coincidenza con Crespino per i treni, tra Firenzuola-Scarperia e quella Monghidoro-Barberino, tra Marradi e zona industriale di Faenza, e per tutta la zona, quella delle ore 22 Firenze-Borgo San Lorenzo, l’ultima corsa della giornata per rientrare in Mugello. E se il Comune di Palazzuolo ha elaborato un vero e proprio contro-orario all’attuale in vigore per i collegamenti con Casola Valsenio e Marradi per le coincidenze col treno, nel piano i Comuni hanno suggerito anche quali e quanti corse sono ritenute non funzionali, e dunque non essenziali, per gli spostamenti interni al territorio.

“Il Mugello si vede tagliare l’11% del trasporto pubblico locale con notevoli disagi per i cittadini che abitano soprattutto nelle frazioni vista la conformità del nostro territorio - scrivono i sindaci della Comunità Montana del Mugello -. In questo periodo siamo tenuti a monitorare se questi tagli abbiano un senso oppure siano troppo filo aziendali. Il servizio Tpl in zone come le nostre è un vero servizio sociale in quanto unico mezzo in alcune aree del nostro territorio per spostarsi. Il trasporto in orario scolastico non è stato toccato, mentre altre corse in orari di entrata e uscita dal posto di lavoro hanno subito modifiche, non sempre accorte. Infatti - sottolineano - tali modifiche spesso non hanno tenuto conto delle coincidenze dei treni là dove le corse hanno subito delle limitazioni al percorso originale. Inoltre nel provare a ‘razionalizzare’ il servizio si possono trovare corse su gomma in concomitanza con quelle del ferro, quindi orari dove c’è un doppio servizio e altri orari invece dove non c’è nessun tipo di servizio. Le corse festive sono state quasi tagliate totalmente”.

Per le istituzioni del Mugello “occorre attenuare disagi e disservizi, salvaguardando i servizi di trasporto utilizzati per lavoro e studio ma anche quei servizi che per le famiglie che vivono in zone e frazioni distanti rappresentano di fatto l’unico collegamento o mezzo di trasporto”. E in merito a eventuali aumenti del costo dei biglietti, si esprime un “sì condizionato”. Un sì con 4 “ma”: la prima condizione è che “l’aumento dei ricavi deve servire al recupero di una pari percentuale dei chilometri tagliati da ridistribuire prioritariamente nelle aree più deboli (frazioni montane etc..)”; poi l’aumento non deve essere superiore a quello delle altre province né deve essere lineare ma servire anche a rimodulare il prezzo del titolo di viaggio a favore degli utenti che hanno maggiore percorrenza da effettuare e maggiori cambi di vettori, né deve comportare l’automatico incremento dei titoli di viaggio Pegaso.

I tagli al Tpl ripropongono il tema della strategicità della ferrovia: “Siamo convinti, a maggior ragione adesso, che si debba puntare in modo serio sul potenziamento della ferrovia, in particolare della linea Faentina, con materiale rotabile nuovo o migliore, per far muovere in modo dignitoso i pendolari tra il Mugello e il capoluogo toscano - scrivono -. Per far ciò serve creare a regime un sistema di corse trasversali all’interno dell’area del Mugello tra Firenzuola e la valle del Mugello, e di adduzione tra la dorsale Barberino-Dicomano e le stazioni di Borgo, San Piero e Vicchio come da Palazzuolo alla stazione di Marradi; ma ancor di più servono risorse, finanziamenti che, crediamo, il nostro territorio, anche rispetto agli accordi legati all’Alta Velocità, debba legittimamente vedersi riconosciuti. Non dimenticando l’importanza del collegamento che riveste la ferrovia via Pontassieve a noi contigua”. E per questo, per i sindaci della Comunità Montana del Mugello, occorre che si proceda “all’adeguamento del materiale rotabile con le cosiddette ‘risorse per l’elettrificazione’ stabilite dall’Accordo sull’Alta Velocità e si consenta accessibilità e puntualità di raggiungimento del centro di Firenze, quando tutto sarà a regime con il completamento del sottoattraversamento veloce della città, così da superare le interferenze con la linea veloce”.

 

ufficio stampa

 

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:47