Progetto zootecnia biologica

Progetto zootecnia biologica

Ufficio: Sviluppo Aziendale
Referente: Mariangela Milanesi
Responsabile: Giovanni Miccinesi
Indirizzo: Via Palmiro Togliatti, 45 50032 Borgo San Lorenzo (FI)
Tel: 055-84527228
Fax: 055-84527259
E-mail: m.milanesi@cm-mugello.fi.it

Requisiti del richiedente

 

Informazioni

Progetto zootecnia biologica
Questo progetto è iniziato nel 2006, in seguito alla decisione della Regione Toscana di impegnare 100.000,00 euro per un progetto pilota a sostegno della zootecnia biologica,  da affidare alla nostra Comunità Montana. Nel nostro territorio lavorano oltre 150 aziende biologiche di cui oltre un terzo con zootecnia biologica. Queste aziende rappresentano una fetta importante di tutta l’agricoltura biologica in Toscana, e assicurano la migliore  gestione del territorio e degli animali oggi possibile.  
Presentiamo qui i risultati finali delle prove agronomiche e  zootecniche; esse  sono state svolte dal Coordinamento Toscano Produttori Biologici con la collaborazione scientifica dell’Università di Firenze, presso alcune aziende che hanno ospitato le prove.
Per contattare il referente per il progetto, Dott.ssa in Scienze agrarie Mariangela Milanesi, è possibile scrivere a m.milanesi@cm-mugello.fi.it.
   1.  Lotta biologica e integrata ai ditteri muscidi nell’azienda Agriambiente Mugello
Le problematiche dovute alla presenza di mosca domestica in ambienti antropizzati quali abitazioni rurali e allevamenti di varie specie di animali, sono universalmente note data l’ importanza di Musca domestica sotto il profilo medico-veterinario; tuttavia pochi sono gli ambienti dove si riesce a mantenere, con corrette strategie di controllo, questi pericolosi ditteri a densità accettabili a causa del loro notevole potenziale biotico. Infatti basti pensare che per l’elevata fecondità e la rapidità nello sviluppo M. domestica è in grado di sviluppare generazioni pressoché in continuo, arrivando addirittura a 10-15 generazioni all'anno (Crovetti, 1986). I maggiori problemi dovuti alla presenza del dittero si riscontrano nelle industrie alimentari, nei ristoranti, nei supermercati e nelle abitazioni in genere, specie quelle non troppo distanti da piccoli e grandi allevamenti zootecnici. In questi ultimi, il controllo delle due principali specie, M. domestica e Stomoxys calcitrans richiede effettivamente un monitoraggio costante delle popolazioni e un ricorso eccessivo agli interventi chimici che porta spesso alla selezione di ceppi resistenti ai principali gruppi di insetticidi (Keiding, 1999; Süss, 2003).
   2. Valutazione dell’efficacia economica della metodologia omeopatica nella gestione sanitaria delle bovine da latte ad alta produzione
La medicina omeopatica in genere si dimostra efficace, con soddisfazione degli allevatori e con annullamento dei tempi di sospensione  e del rischio di residui di farmaci nel latte, nella carne e negli altri prodotti di origine animale.
Ma quanto costa? La prova svolta in Mugello dimostra che molto dipende dal tipo di omeopatia utilizzata ( unicista, pluralista, complessista) e che al contrario di ciò che spesso viene detto il costo dei trattamenti effettuati con medicine non convenzionali può risultare molto basso rispetto al costo dei trattamenti classici.

La ricerca indica  che i vitelloni biologici possono essere convenientemente allevati al pascolo e poi subire un periodo di finissaggio in stalla come previsto dal Regolamento UE, dato che la crescita degli animali il pascolo è equivalente alla stabulazione in stalla, con la differenza che il pascolo migliora il benessere degli animali e porta allo stesso tempo ad un risparmio sull’alimentazione.

Relazione 2010 Proposta di  prova sperimentale su bovini da carne in allevamento biologico

Gli animali allevati al pascolo non hanno peggiorato né le performance, né la qualità della carne. Anzi, il gruppo Fuori ha mostrato un maggiore sviluppo della profondità toracica, e le osservazioni comportamentali hanno mostrato che il pascolo non ha avuto effetti negativi sul comportamento degli animali quando sono ritornati in stalla, ma anzi ne ha migliorato la attività. Anche l’aumento della locomozione durante il pascolo può aver aiutato a migliorare la loro salute e stato di benessere.

Oltre a questo il pascolamento ha comportato un risparmio nella alimentazione degli animali e quindi una diminuzione del costo di produzione.

Prova di alimentazione in un allevamento di bovine da latte ad alta produzione mediante l’impiego di soli prodotti biologici
Questa prova si proponeva  di verificare la possibilità  di sostituire la soia  nella alimentazione delle bovine da latte in allevamenti biologici, in quanto si sta dimostrando sempre più arduo il reperimento sul mercato di soia (ed anche  mais, colza e cotone) realmente esente da OGM
La sostituzione della soia nell'alimentazione delle lattifere, oltre a ridurre i rischi da contaminazione da OGM, può avere effetti positivi sui costi di produzione, a causa dell'elevato prezzo della soia biologica, sul quale gravano anche rilevanti costi di trasporto.

I risultati della prova dimostrano quali sono i fattori a favore e quali contrari alla sostituzione parziale o totale della soia con proteaginose coltivate in azienda. Comunque possiamo dire che è possibile sostituire la soia, rispettando le alte produzioni, la salute e il benessere degli animali evitando così il rischio di contaminazione da OGM, senza aumentare allo stesso tempo i costi dell’alimentazione.


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