Borgo: scuola, preoccupazione per tagli e riduzioni a organici e classi


Borgo: scuola, preoccupazione per tagli e riduzioni a organici e classi

COMUNE BORGO SAN LORENZO
Borgo: scuola, preoccupazione per tagli e riduzioni a organici e classi

Lettera aperta dell'assessore Pubblica Istruzione del Comune Giunia Adini

 

E’ piena di preoccupazione e allarme la lettera aperta che l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Borgo San Lorenzo Giunia Adini ha scritto per illustrare la situazione scolastica che si presenterà al suono della campanella del 15 settembre e per gli anni a venire.

Di seguito il testo integrale:
Si avvicina un anno scolastico pieno di brutte sorprese per gli studenti e per le loro famiglie. Anche a Borgo San Lorenzo.

Il quadro è estremamente preoccupante e i problemi che derivano dalle decisioni del Ministro sono numerosi. Ed è accentuato dalle ultime notizie apparse sulla stampa locale riguardanti la riduzione degli organici e delle classi.

Nella scuola elementare il tempo pieno, dopo essere stato di fatto abolito con l’eliminazione delle ore di compresenza degli insegnanti, non è più garantito neanche come orario scolastico che prosegue fino alle 16.30. Anche a Borgo San Lorenzo ci sono bambini che hanno chiesto tale orario e che non lo avranno per mancanza di insegnanti; nella provincia di Firenze si tratta di ben 47 classi.

La progressiva riduzione del personale ATA a disposizione dei vari dirigenti scolastici crea enormi difficoltà. E mette particolarmente in crisi istituti, come la nostra scuola elementare e dell’infanzia, che non concentrano tutti i bambini in un’unica sede ma che hanno plessi collocati anche in alcune frazioni per rispondere alle esigenze di una popolazione che abita un territorio vasto. Gli ATA a disposizione della Direzione Didattica di Borgo San Lorenzo saranno quest’anno 23 invece di 26, e il prossimo anno scenderanno a 20. Mentre all’istituto professionale Chino Chini il personale scenderà per quest’anno scolastico da 46 a 43.

I nuovi regolamenti ministeriali delle scuole superiori, con la riduzione dell’orario complessivo e delle materie di indirizzo negli istituti tecnici e professionali, nonché con la cancellazione progressiva delle sperimentazioni, stravolgono un sistema scolastico che rispondeva sia alle esigenze di istruzione della comunità locale che a quelle della realtà produttiva del Mugello; un sistema coerente, costruito in decenni di collaborazione tra istituti scolastici, enti locali e cittadini, che ora viene profondamente cambiato con una scelta imposta dall’alto.

L’ennesima, recente, brutta notizia è quella del taglio a cui viene sottoposto il Centro Territoriale Permanente di Borgo San Lorenzo, insieme ad altri presenti sul territorio provinciale. Il personale docente sarà infatti drasticamente ridotto, togliendo ben 33 ore settimanali di insegnamento su 96. Il Centro Territoriale Permanente è un luogo molto importante in cui si risponde ai bisogni di istruzione e formazione degli adulti di tutto il Mugello. Soltanto nell’ultimo anno scolastico a Borgo San Lorenzo 415 persone hanno frequentato 39 corsi per ottenere la licenza media, per apprendere lingue straniere, per accedere all’alfabetizzazione informatica, per ottenere la qualifica professionale, per imparare l’italiano. Da settembre tutto questo non potrà più essere garantito.

Infine suscita allarme il persistere del Ministro nella sua decisione di azzerare i finanziamenti agli istituti scolastici per il funzionamento didattico e amministrativo, di ridurre al minimo quelli per le supplenze e di tagliare di un quarto i fondi per le pulizie (nota n° 9537 del 14 dicembre 2009). Tale scelta mette gli istituti in una grave situazione di indebitamento e nell’impossibilità di far fronte alle spese ordinarie per l’attività scolastica. Ed è grave che lo stesso Ministro suggerisca di ricorrere al contributo volontario delle famiglie.

La situazione è tale che anche il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze si è sentito in dovere di segnalarne la gravità scrivendo al Ministro e al Dirigente Scolastico Regionale. Nella sua lettera Bacaloni evidenzia “la situazione di estrema difficoltà, in cui questo Ufficio versa attualmente, e di presumibile impossibilità ad assolvere compiutamente le incombenze istituzionali qualora prosegua il calo di risorse umane e strumentali assegnate”; dichiarazione allarmante, che prefigura ulteriori, gravi disagi nel funzionamento della nostra scuola pubblica.

Nel frattempo non c’è più un solo euro di finanziamento statale all’edilizia scolastica, che gli enti locali stanno cercando di presidiare con risorse proprie, sottoposte a loro volta a drastiche riduzioni in ogni manovra finanziaria del governo.

In questo quadro risultano particolarmente penalizzati gli studenti che risiedono in un territorio montano e diffusamente abitato come il Mugello, che rischiano di diventare di fatto cittadini di serie B.

Chiediamo con forza al Ministro Gelmini di garantire una risposta adeguata ai bisogni educativi e formativi della nostra popolazione. Chiediamo anche che inizi a dire la verità sui contenuti della riforma che sta attuando, smettendo di proporre alle famiglie e agli studenti scelte e opzioni che rende di fatto irrealizzabili.

Chiediamo all’Assessore Regionale Targetti di organizzare un incontro con il Ministro per affrontare tali problemi insieme alle scuole, agli enti locali, ai sindacati, alle famiglie e agli studenti toscani, come lei stessa aveva proposto e come ha evidenziato di recente l’Assessore Provinciale Di Fede nelle sue solerti prese di posizione.

Chiediamo infine a tutti i cittadini di seguire con grande attenzione questi temi e, se necessario, di far sentire la loro voce insieme a quella di chi è direttamente coinvolto. La scuola è patrimonio dell’intera comunità.

 

Giunia Adini
 

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:47