Fare più Unione e funzioni associate. Lo chiede il Consiglio

Approvata all’unanimità mozione presentata da commissioni consiliari

 

Puntare sempre più sull’Unione dei Comuni e incentivare le funzioni associate. E’ un documento d’indirizzo politico quello che ha approvato il Consiglio dell’Unione montana dei Comuni del Mugello con il voto all’unanimità alla mozione congiunta delle commissioni Affari Generali, Ambiente e Territorio-Agricoltura-Paf e Garanzia e Controllo, sottoscritta dai rispettivi presidenti (Claudio Piccirillo, Michele Ballini, Luca Margheri) e capigruppo.

Nella mozione si evidenzia come “la gestione associata di alcune funzioni fondamentali dei Comuni del Mugello rivesta oggi una dimensione ottimale per il buon funzionamento dei Comuni e per lo sviluppo del territorio”. E si ricorda che l’ente può beneficiare di contributi regionali per circa 500mila euro solo con 3 funzioni in essere entro il 14 settembre e 4 per il 2017, e che la funzione di Polizia municipale è attualmente composta da 6 Comuni su 8 (con Vicchio in fase di adesione).

Da queste premesse il Consiglio impegna presidente e giunta a raggiungere nuove funzioni per attivare i finanziamenti regionali, in particolare la Polizia municipale e la Pianificazione urbanistica e territoriale sovracomunale (a partire dal coordinamento già in essere per la redazione del Piano Strutturale), sollecitando inoltre il vertice a “creare le condizioni per un proseguimento delle attività dell’Unione con una sempre maggiore sinergia tra i Comuni, per favorire future gestioni in forma associata di funzioni”. E a questo proposito alla Regione Toscana si pone una richiesta di chiarimenti su alcuni specifici ambiti e competenze comunali richiamati nella legge regionale 68/2011, avanzando allo stesso tempo tre proposte di modifica alla medesima legge. Ossia: lo “spacchettamento” di varie funzioni fondamentali dei Comuni attualmente raggruppate in un’unica funzione; la progressività sul “riconoscimento del contributo regionale che tenga conto del numero di Comuni aderenti alle funzioni associate al numero totale dei Comuni facenti parte l’Unione, anche con particolare attenzione alla estensione e alla conformazione territoriale della zona di competenza dell’Unione”; il “riconoscimento della Società della Salute quale funzione associata, per l’importante ruolo che riveste nei servizi alla persona e nella gestione della salute pubblica”.

Ampia e articolata la discussione che si è sviluppata dal nodo delle funzioni associate, e tra gli interventi anche il sindaco di Firenzuola Scarpelli che ha puntualizzato e posto osservazioni sulla forma gestionale relativa alla Polizia municipale. Infine, il voto unanime espresso dai gruppi “Centrosinistra per l’Unione Mugello-Democratici e Socialisti”, “Insieme per il Mugello”, Rifondazione comunista e Movimento5Stelle.

“Chiediamo chiarezza politica alla Regione: ci crede alle unioni? - domanda il presidente dell’Unione dei Comuni Mugello Federico Ignesti -. A cinque anni dalla legge regionale, forse è necessaria una verifica ed anche una rivisitazione della stessa legge”. Alla Regione si chiede poi “flessibilità”: “Prima ancora della legge abbiamo superato l’esperienza della Comunità Montana costituendo l’Unione dei Comuni Mugello - osserva Ignesti - e da anni gestiamo insieme il turismo, il sistema bibliotecario e quello museale, gestiamo la forestazione, la polizia municipale quasi al completo, la statistica, la protezione civile. Ci stiamo impegnando come area sperimentale sul Piano Strutturale ed abbiamo attivato l’ufficio ambiente zonale - nota ancora Ignesti -. Questa un’Unione c’è e funziona: abbiamo ricevuto valutazioni positive dalla Regione, eppure ci manca un riconoscimento pieno”. Ma anche i Comuni devono fare di più: “Sulla compartecipazione di personale e sulla gestione di ulteriori servizi e attività. Questioni che vanno affrontante - conclude il presidente Ignesti - anche con una discussione politica, tra forze politiche e gruppi consiliari nei Comuni”.

 

Ultimo aggiornamento: Ven, 03/06/2016 - 10:43