Galileo Chini e il Liberty, Firenze non lo conosce? A Borgo c’è il Museo

Galileo Chini e il Liberty, Firenze non lo conosce? A Borgo c’è il Museo

COMUNE BORGO SAN LORENZO
Galileo Chini e il Liberty, Firenze non lo conosce? A Borgo c’è il Museo

I tagli del governo incidono sul bilancio comunale e con meno risorse è a rischio chiusura

 

Alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio, nell’ambito delle celebrazioni del centenario del movimento Liberty in Italia, è aperta fino al 5 dicembre l’esposizione “Galileo Chini e la Toscana. La Toscana e Galileo Chini” con dipinti, ceramiche e anche bozzetti per le scenografie di Turandot. E in occasione dell’inaugurazione la stampa fiorentina si è interrogata sul fatto che Firenze non valorizzi o peggio ignori questo artista, uno dei maggiori esponenti dell’Art Nouveau. Ebbene, a Borgo San Lorenzo, in Mugello, c’è un museo, quello civico della Manifattura Chini, che raccoglie e conserva in un’esposizione permanente diverse opere della famiglia Liberty, di Galileo e Tito, proponendo un percorso che ne ricostruisce la storia, le esperienze e le innovazioni artistiche. Ha sede nella splendida cornice di Villa Pecori Giraldi, in cui peraltro si trovano elementi architettonici e decorazioni ideati e realizzati dagli stessi Chini, ed è interamente dedicato alla produzione delle manifatture “Arte della Ceramica” e “Fornaci San Lorenzo” con pregiati esemplari di ceramiche, vasi o “cache- pot” dagli inconfondibili motivi vegetali, geometrici e zoomorfi, le tonalità d’oro, argento e rubino, fino allo stile Decò. Sezioni sono dedicate poi alla decorazione con disegni e bozzetti, come alla pittura: tra le opere presenti, “L’attesa”, che è stata esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma nel 2006 nella grande mostra retrospettiva su Galileo.

Un gioiello che fa parte del sistema museale del Mugello, il museo borghigiano, che però potrebbe subire un ridimensionamento. E il Comune che pochi mesi fa ne aveva immaginato un rilancio con l’acquisizione di nuove opere e la promozione di una campagna di valorizzazione, di fronte ai tagli previsti nella manovra finanziaria, si vede costretto per il momento a riporre nel cassetto il progetto.

“A causa dei tagli del governo l’Amministrazione comunale è stata costretta a ridimensionare gli investimenti in bilancio e anche il settore Cultura ne ha risentito. E se i tagli venissero confermati sia per il 2011 che per il 2012 - avverte con preoccupazione l’assessore alla Cultura Giunia Adini - la sopravvivenza del museo sarebbe seriamente a rischio”.

 

ufficio stampa

 

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:47