Le biblioteche comunali? Conosciute, frequentate. E piacciono

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E’ il giudizio dei cittadini sulla rete Sdimm che emerge da indagine regionale

 

Conosciute, frequentate. E piacciono. Questa, in estrema sintesi, la valutazione sulle biblioteche comunali della rete SDIMM (Sistema Documentario Integrato Mugello Montagna Fiorentina) che emerge dall’indagine campionaria condotta nel 2015 dalla Regione sul sistema toscano delle biblioteche. E ad esprimersi così non sono solo gli utenti, che evidentemente le conoscono e frequentano, ma più in generale i cittadini residenti del Mugello.

L’indagine, che ha riguardato la popolazione toscana in età 14-80 anni, è stata realizzata su un campione stratificato per tipologia di comune e 12 reti bibliotecarie, con 4.200 interviste telefoniche. Nel panorama delle biblioteche toscane il primato appartiene a quelle comunali, per radicamento territoriale e notorietà. E proprio in termini di notorietà si afferma lo SDIMM, che risulta conosciuta dal  67,3% dei cittadini, livello più alto in Toscana davanti alla rete fiorentina. E il dato lusinghiero si ripete per quanto riguarda la frequentazione. Lo conferma il tasso di frequentazione (il rapporto tra i frequentatori delle biblioteche e il totale della popolazione) che mette in evidenza come le biblioteche comunali dello SDIMM siano visitate dal 43,7% della popolazione, anche questo il valore più alto di tutta la Toscana.

Esprimono soddisfazione il presidente e l’assessore alla Cultura e Formazione dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, Federico Ignesti e Giampiero Mongatti: “La rete territoriale è quella in cui le biblioteche comunali sono più conosciute e questo è certamente un dato gratificante, che è frutto di investimenti iniziati molti anni fa sia da parte dell’ente, che coordina lo Sdimm, sia dei singoli Comuni, per aumentare il patrimonio librario e multimediale, spazi e servizi, letture e animazione per i più piccoli”.

L’indagine mostra come le biblioteche comunali siano vissute come spazi multifunzionali: spazi non solo per lo studio, ricerche e la lettura (di libri e quotidiani e riviste) ma anche come vero e proprio luogo di aggregazione sociale, dove partecipare a incontri e attività culturali, prendere in prestito un film in dvd o un cd di musica, navigare in internet, stimolare la curiosità dei bambini.

“La fascia 25-64 anni è quella che frequenta maggiormente le biblioteche - sottolinea l’assessore Mongatti -, mentre meno numerosa è la fascia giovanile fino ai 24 anni. Per questo, anche con il supporto dei giovani del servizio civile stiamo pensando quest'anno a iniziative specifiche rivolte agli adolescenti per avvicinarli di più alla biblioteca, e fra queste c'è anche un progetto sul fumetto e graphic novel”.

Ultimo aggiornamento: Gio, 18/02/2016 - 09:42