Unione Comuni: presidente Omoboni giura e illustra programma di mandato

 

 

Voto a favore del Centrosinistra e astensione di 'Insieme per il Mugello', Rc vota contro

 

 

Dopo aver pronunciato il giuramento, il presidente dell'Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni stamani in Consiglio ha illustrato il programma di mandato, incassando il voto favorevole del gruppo "Centrosinistra per l'Unione Mugello-Democratici e Socialisti" e l'astensione del gruppo "Insieme per il Mugello". Voto contrario invece da parte del gruppo di Rifondazione comunista.
"Il Mugello - ha sottolineato il presidente Paolo Omoboni -, con l’esperienza dell’Unione e non solo, ha dato prova delle sue qualità politiche, con unità di intenti e obiettivi, con una visione strategica di ambito unitario. Un valore politico che si esplicita nella formula: 'più Unione, più Mugello'. E che vogliamo rafforzare ulteriormente". Un percorso istituzionale che continua dal precedente mandato, e dal precedente presidente, Federico Ignesti, con alcune questioni fondamentali sul tappeto.
L'Unione dei Comuni non è affatto soddisfatta della gestione della delega sull'Agricoltura ritornata alla Regione Toscana, per carente attenzione alle richieste ed esigenze del territorio ma anche risorse: “Il mondo agricolo-rurale-zootecnico è nel Dna del Mugello - ha affermato il presidente Omoboni - e si esprime ad alti livelli nel panorama regionale. L'Unione deve comunque esercitare un ruolo a sostegno delle nostre realtà rurali, che si contraddistinguono per elevata qualità e producono vere e proprie eccellenze”.
Anche nella seconda metà di mandato, per il presidente Omoboni, occorre investire sull'Unione e sulle funzioni associate: "E' un impegno che ci assumiamo, come peraltro sollecitato dal Consiglio stesso. Dobbiamo quindi proseguire ed estendere le deleghe all'Unione, razionalizzando e ottimizzando, fino ad arrivare a gestioni associate, che per avere una valenza compiuta, devono vedere la presenza di tutti gli 8 Comuni mugellani, ad iniziare da Upa (Ufficio Personale Associato) e Garc (Gestione Associata Rete Civica). Dobbiamo inoltre sviluppare strumenti unitari per verifiche e controlli sui Tributi locali. Dobbiamo completare la funzione associata di Polizia municipale, e manca ormai un solo comune. Dobbiamo realizzare in forma associata la funzione di Pianificazione urbanistica, di cui abbiamo gettato le basi". Una vera e propria sfida quest'ultima. Infatti, il Piano Strutturale Intercomunale "è probabilmente - ha evidenziato - la forma più concreta di 'Pensare Mugello': elaborare una pianificazione generale unica e condivisa, superando i confini comunali. Dobbiamo lavorare per regolamenti comunali omogenei, a partire dal sistema di gestione della raccolta dei rifiuti, ai regolamenti edilizi". Tra le sfide-priorità Omoboni ne ha citate due in particolare: il trasporto pubblico, ferroviario (linea Faentina ma anche la tratta Borgo-Pontassieve) e su gomma; il sistema sanitario locale, ospedale in primis, per rispondere ai bisogni dei cittadini. Affrontato anche il tema delle fusioni di Comuni, partendo dall'esperienza virtuosa e battistrada sul territorio che ha realizzato il Comune di Scarperia e San Piero: "Occorre dar seguito ai momenti di riflessione e discussione che si sono aperti alcuni mesi fa - ha proseguito -, promuovendo un ampio e partecipato confronto politico: nei partiti, nei Consigli comunali, e ovviamente nel Consiglio dell’Unione, nella popolazione. Un confronto che porti ad una proposta di fusioni all'interno della cornice istituzionale dell'Unione". Una proposta da formulare entro il 2018: "Il tema 'semplificazione' istituzionale si pone e va posto. Cogliendo le opportunità che concedono le fusioni, quelle finanziarie ma non solo, per trasformarle in investimenti, lavori, servizi, risparmi per i cittadini. Una semplificazione che peraltro giocherebbe in favore della stessa Unione - ha precisato -, composta così da meno Comuni, ma soprattutto da Comuni più robusti".
Questione centrale - che riassume tutte le precedenti - è lo sviluppo: “Vogliamo promuovere - ha annunciato il presidente Omoboni - una 'conferenza programmatica' con soggetti e attori più rappresentativi del territorio, pubblici e privati - istituzioni, imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, istituzioni scolastiche -, per un confronto ad ampio raggio sulle questioni prioritarie che ci riguardano, su quelle attuali e le prospettive, sui punti di forza e debolezza. Sarà, credo, l'occasione per delineare più chiaramente una visione generale e condivisa della nostra realtà territoriale e del suo sviluppo, anche in relazione alla sua posizione strategica, cerniera, tra Toscana ed Emilia-Romagna. Vogliamo cioè indicare - ha concluso - la 'Direzione Mugello'".
Se Rifondazione comunista ha votato contro lamentando carenze su alcuni impegni dell'Unione (verifica delle gestioni associate, rapporto con la Città Metropolitana, destinazione dei finanziamenti sulla Faentina, Upa e Uga), “Insieme per il Mugello” ha chiesto più coraggio sulle funzioni e gestioni associate mentre pieno sostegno all'Amministrazione è stato confermato e rilanciato dal "Centrosinistra per l'Unione Mugello-Democratici e Socialisti" che ha indicato come una delle principali priorità lo sviluppo del territorio.

Ultimo aggiornamento: Mar, 19/03/2024 - 10:05